LA BARKLEY MARATHON: LA GARA CHE FRANTUMA I SOGNI

Da runner e da amante delle sfide, ci sono diverse gare curiose, sparse in tutto il mondo, che attirano sempre la mia attenzione perché hanno effettivamente un fascino particolare...qualcosa di diverso.

Immaginate una gara così brutale che la maggior parte delle volte in cui viene corsa (una volta all'anno), non ha nessun finisher. Una gara dove la distanza esatta è un mistero gelosamente custodito, le condizioni sono infernali e le mappe devono essere disegnate a mano dai partecipanti stessi. 


Benvenuti alla Barkley Marathon, la corsa più folle, crudele e affascinante del mondo.

Nascosta tra le montagne del Tennessee, nella Frozen Head State Park, la Barkley Marathons non è una semplice ultramaratona. È un rito di passaggio, un'odissea fisica e mentale che spinge i partecipanti oltre i limiti dell'endurance umana. Ispirata all'evasione del detenuto James Earl Ray dal vicino penitenziario di Brushy Mountain (che una volta evaso percorse solo 13 chilometri in 54 ore), l'ideatore Gary "Lazarus Lake" Cantrell si chiese quanto lontano avrebbe potuto spingersi una persona in quelle stesse condizioni. La risposta fu la Barkley.

Per descrivere meglio "Lazarus Lake" basti pensare che l'iscrizione di gara crudele è di 1 dollaro e 60 centesimi, la targa della propria macchina perché lui le colleziona e per lo stesso motivo, una camicia non classica come tributo.


Cosa Rende la Barkley Così Impossibile?

 * Distanza e Dislivello da Incubo: Ufficialmente si parla di 100 miglia (circa 160 km), ma in realtà è molto di più, distribuite su cinque giri di un percorso tortuoso e senza sentieri definiti. Ogni giro prevede circa 12.000 piedi (3.600 metri) di dislivello positivo, per un totale di oltre 18.000 metri di salita e discesa complessivi. Per intenderci, è come scalare l'Everest due volte.

 * Tempo Limite Inesorabile: Il limite di tempo totale è di 60 ore. Sembra tanto, ma considerate che per completare un singolo giro bisogna essere al traguardo entro 12 ore per poter iniziare il successivo. Molti non riescono nemmeno a finire il "Fun Run" di tre giri, che ha un limite di 40 ore.

 * Navigazione Senza GPS: Non ci sono segnavia, bandelle o indicazioni. I corridori ricevono una mappa (a volte incompleta) e devono navigare affidandosi a una bussola e alla propria conoscenza del terreno. Lungo il percorso, devono trovare tra le 9 e le 15 libri nascosti e strappare la pagina corrispondente al loro numero di gara come prova del passaggio.

 * Condizioni Meteo Estreme: La gara si svolge a fine marzo o inizio aprile, il che significa che i partecipanti possono affrontare neve, ghiaccio, pioggia torrenziale, fango profondo e temperature che oscillano drasticamente.

 * Reclutamento e Selezione: Non esiste un processo di iscrizione tradizionale. Per partecipare bisogna inviare una "candidatura" a Lazarus Lake, spesso sotto forma di lettera spiritosa o creativa. Solo 40 persone vengono scelte ogni anno, in un processo avvolto nel mistero e nel folklore.

 * La Partenza Segreta: Non c'è un orario di partenza prestabilito. Persino il giorno rimane incerto fino a pochi giorni prima.

La gara inizia quando Lazarus Lake accende una sigaretta. Questo può accadere in qualsiasi momento tra mezzanotte e mezzogiorno e dal quel momento inizia un conto alla rovescia di un'ora prima dell'inizio della gara.

 * Ritiri Frequenti: La stragrande maggioranza dei partecipanti si ritira. Dal 1986, quando la gara è stata concepita nella sua forma attuale, solo un pugno di persone sono riuscite a completare tutti e cinque i giri.


I "Finisher" (I Pochi Eletti)

Essere un "finisher" della Barkley Marathons è un'impresa che pochi possono vantare. È un segno di incredibile tenacia, resilienza e una buona dose di follia. Ogni completamento è celebrato come un evento storico nel mondo dell'ultrarunning. I nomi di coloro che ci sono riusciti, come John Kelly, Jared Campbell, Brett Maune e, più recentemente, Jasmin Paris (la prima donna a completarla nel 2024), sono leggende.


Più di Una Gara

La Barkley Marathons non è solo una sfida fisica; è una profonda esplorazione dei limiti umani. È un'esperienza che mette a nudo le paure, le incertezze e la forza interiore di un individuo. È un test di sopravvivenza, di intelligenza e di pura, indomita volontà.

Per i corridori, è un'ossessione. Per gli spettatori, è uno spettacolo avvincente di fallimento e, occasionalmente, di trionfo. Se siete alla ricerca di ispirazione o semplicemente affascinati dalla follia umana, la Barkley Marathons offre entrambe le cose in abbondanza.

Hai mai sentito parlare della Barkley prima d'ora, o c'è un'altra gara estrema che ti incuriosisce?


Capitan Pess





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