QUEL GIOCATTOLO MAI AVUTO

Un Viaggio nel Tempo tra Desideri Infranti e Soddisfazioni Adulte

C'è qualcosa di profondamente umano nel desiderio, soprattutto quando nasce nell'infanzia. 

Tutti noi abbiamo un'immagine, un ricordo vivido di quel particolare capo di abbigliamento, quell'oggetto, o persino quel gioco che desideravamo più di ogni altra cosa da bambini, ma che per un motivo o per l'altro non abbiamo mai potuto avere. 

Per alcuni era la bambola più costosa, per altri un set di costruzioni introvabile, e per me, dopo averli consumati in tutti i bar della mia zona (quando ogni partita andava pagata la bellezza di 200 lire), l'apice della felicità ludica: un cabinato arcade.


L'Eco di un Desiderio Infranto

Quel desiderio irrealizzato non svanisce semplicemente con il passare degli anni. Al contrario, si annida in un angolo della nostra memoria, una sorta di eco silenziosa che può riaffiorare in momenti inaspettati. 

Non si tratta di una ferita aperta, ma piuttosto di un piccolo "vuoto" che la psiche infantile ha registrato. Questo vuoto non è necessariamente negativo; può diventare un motore, una spinta, anche se inconscia, che ci accompagna nell'età adulta.

Quando eravamo bambini, la frustrazione di non poter avere ciò che desideravamo era tangibile e spesso dolorosa. Non avevamo il potere d'acquisto, le capacità per ottenerlo da soli, o semplicemente le circostanze non lo permettevano. 

Queste esperienze, seppur apparentemente minori, contribuiscono a plasmare la nostra comprensione del mondo, dei limiti e delle possibilità.

La Compensazione Adulta: Non Solo un Acquisto, ma un Rito

Ora, da adulti, la situazione è ribaltata. Abbiamo le risorse, la libertà e l'autonomia per esaudire quei vecchi desideri. 

E così, ci troviamo a comprare quel cabinato arcade, quella macchina fotografica vintage, il nostro vecchio bomber con il quale siamo cresciuti o quel set completo di fumetti che un tempo erano solo sogni lontani. 

Ma è davvero solo un semplice acquisto?

Assolutamente no. 

Questo atto di compensazione è molto più di una transazione commerciale. È un vero e proprio rito di passaggio, un momento in cui l'adulto incontra il bambino che è stato. Non si tratta solo di possedere l'oggetto fisico; si tratta di riempire quel vuoto, di chiudere un cerchio. C'è un senso di vittoria, di auto-affermazione, nel poter finalmente dire: "Ce l'ho fatta. Questo è mio."

Aspetti Psicologici di un Desiderio Appagato

Da un punto di vista psicologico, questo comportamento è affascinante e ricco di sfumature:

 * Riparazione Emotiva: Acquistare l'oggetto del desiderio infantile può essere una forma di riparazione emotiva. È come se stessimo consolando il nostro io bambino, dicendogli che, dopotutto, i suoi desideri contano e possono essere realizzati. Questo può portare a un senso di completezza e appagamento.

 * Affermazione di Autonomia e Potere: Da bambini eravamo dipendenti e senza potere decisionale su molti aspetti della nostra vita. Da adulti, poter finalmente scegliere e ottenere ciò che si desidera, specialmente qualcosa di così profondamente radicato, è una potente affermazione della nostra autonomia e del nostro potere personale.

 * Nostalgia e Ritorno all'Innocenza: Questi oggetti sono spesso veicoli di nostalgia. Ci trasportano indietro nel tempo, a un'epoca più semplice, forse più innocente. Giocare con il tuo cabinato arcade non è solo premere pulsanti; è rivivere frammenti di un'infanzia, rievocare sensazioni e ricordi sopiti. È un modo per riconnettersi con il proprio sé autentico, con la gioia pura e non filtrata che provavamo da piccoli...e credetemi, è proprio così! 😃

 * Riflessione sul Valore: La ricerca e l'ottenimento di questi oggetti ci spingono a riflettere sul valore che attribuiamo alle cose. Non si tratta solo del valore monetario, ma del valore emotivo, simbolico e personale. Ci interroghiamo su cosa sia realmente importante per noi e su come i nostri desideri si siano evoluti (o meno) nel tempo.

 * Accettazione e Consapevolezza: Infine, c'è un aspetto di accettazione. Riconosciamo quel desiderio infantile, lo accogliamo e decidiamo consapevolmente di appagarlo. Questo atto può portare a una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie motivazioni e del proprio percorso di vita.

Il cabinato arcade non è solo un pezzo di arredamento o un passatempo. È un simbolo. È la testimonianza di un desiderio coltivato nel tempo, di una crescita personale e della capacità di un adulto di onorare il bambino che è stato. È la dimostrazione che a volte, i sogni di un tempo possono diventare le gioie più concrete del presente.

Scusate ma adesso mi stanno aspettando i miei amici e no, non sto piangendo, mi è solo arrivato uno Shoryuken di Ryu di Street Fighter nell'occhio...


E tu, hai mai appagato un desiderio infantile che ti portavi dietro da una vita?


Capitan Pess





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